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Termocamini ad acqua

Formazione di catrame e riduzione dello scambio termico

Termocamini ad acqua

A seguito dei frequenti problemi riscontrati con i termocamini ad acqua e le incrostazioni di catrame da questi create, si è reso necessario aprire un discorso a parte riguardante solo questa categoria di prodotti.

In un termocamino ad acqua, il fuoco deve cedere una parte cospicua della sua energia agli scambiatori di calore, (piastre o fasci tuberi che siano) dove l’acqua azionata dalla pompa, circola generalmente tra i 60°c. e gli 80°c. Parte del vapore acqueo presente nelle fiamma incontrando le superfici più fredde degli scambiatori di calore tende a condensare e a formare catrame difficilmente eliminabile. Catrame che oltre ad incrostare il camino e la canna fumaria, diminuirà l’efficienza dello scambio termico, incrementando la produzione di se stesso. Tutte le canne fumarie con depositi di catrame consistenti sono destinate prima o poi a prender fuoco.

Come si può tentare di limitare il verificarsi di questo fenomeno, dal momento che non può essere completamente eliminato. In due modi:

  • Fondamentale è cercare di usare legna più asciutta possibile. Leggere attentamente: conservazione della legna.
  • È necessario ridurre al minimo la condensazione dei fumi umidi sugli scambiatori, facendo lavorare la caldaia a temperature elevate (min 55°C, meglio 60°C) come consigliato per le caldaie a legna.

L’obbiettivo è quello di diminuire la formazione di catrame all’interno del termocamino e raggiungere un’equilibrio in cui il catrame che si crea tenda lentamente a bruciare man mano che si forma in eccesso.

Se possedete un termocamino di nuova generazione con centralina elettronica, studiando il manuale di istruzioni potete aumentare voi stessi piano piano, la temperatura di entrata in funzione della pompa di ricircolo dell’acqua, fino ad ottenere l’effetto desiderato.
Se possedete un termocamino della generazione precedente e non sapete come controllare la temperatura di entrata in funzione della pompa di ricircolo dell’acqua, consultate il vostro idraulico di fiducia.

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